Anche oggi il sole ha brillato alto nel cielo sopra Venaus e il Festival Alta Felicità si è svegliato per l’ultima giornata dell’edizione 2023.
Alle 9,30 è partita la gita verso San Giuliano, che ha permesso di mostrare e di attraversare a tante persone in arrivo da tutta Italia e non solo, i luoghi su cui vorrebbero aprire l’ennesimo cantiere Tav in Val di Susa. Ma la passeggiata sui sentieri partigiani è stato anche un modo per unire la resistenza di un tempo, con quella di oggi, sugli stessi territori, ancora una volta contro chi, con la forza, vuole imporre sulla vita di tutte e tutti un sistema che depreda il futuro e i sogni delle nuove generazioni. Le stesse che hanno tutto il diritto di crescere in un mondo dove al centro ci siano il rispetto e la cura per la terra, per i bisogni di tutte e tutti e le relazioni.
Dalle ore 10,00, con l’incontro “Antiabilismo: conoscere l’abilismo per abbatterlo” si è aperta ufficialmente l’Area Dibattiti che, nel corso della giornata, ha visto alternarsi diversi incontri tra cui “Questioni di genere” con Carlotta Vagnoli e “In difesa della terra e del futuro”. Ospite d’eccezione sotto il tendone per tutto il giorno gremito di persone, Diodato che abbiamo accolto con immenso piacere e che ci ha parlato dell’Uno Maggio e della raccolta fondi attiva da diversi mesi per sostenere questa giornata di concerti contro tutte quelle forme di sfruttamento dell’uomo e della Terra che arrivano fino ad uccidere, come l’Ilva.
Durante la serata si sono esibiti sul grande palco dell’Arena Concerti molti artisti. E così, nella suggestiva Borgata 8 Dicembre, che un’altra volta ha saputo ricordare quanto è importante lottare per realizzare quel mondo libero e migliore che tutte e tutti desideriamo, abbiamo ascoltato e ballato sulle note di Diodato, Omar Pedrini, Mellow Mood, M¥ss Keta, Cosmo.
Per queste ragioni il Festival Alta Felicità è diventato ormai un appuntamento irrinunciabile, un’altra volta abbiamo constatato che quella ad Alta Felicità è una vivida esperienza di comunità in lotta e non solo un semplice festival. Dove anche chi arriva per la prima volta in Valsusa può toccare con mano la profonda motivazione che spinge le centinaia di attivisti che volontariamente offrono servizio per tre giorni consecutivi, senza sosta, dopo settimane di preparativi.
“La festa nella lotta, la lotta nella festa”, così sono stati vissuti questi tre giorni ad Alta Felicità, con il cuore pieno di gioia e di aspettative sul futuro e con la promessa che si resisterà, e lo si farà felici, fino alla vittoria!