Grande partenza del Festival Alta Felicità 2024!
Già dal mattino in moltissimi hanno raggiunto l’area della Borgata 8 dicembre di Venaus pronti ad immergersi nell’atmosfera unica di questo Festival. Un flusso colorato ed eterogeneo, giovani, famiglie, persone con qualche anno in più sulle spalle, la programmazione del 2024 offre spunti ed occasioni di confronto e divertimento per tutti!
Come ogni anno si respira un’atmosfera speciale, un’alchimia che tra queste montagne trova il suo luogo di elezione, un senso di comunità che permette a tutti di lasciarsi alle spalle per qualche giorno stress e frenesia per vivere un’esperienza che resta del cuore.
Il Movimento No Tav, che ritrova il suo cuore pulsante nello stare insieme ed accogliere questa enorme comunità, ringrazia! E allora non sorprende che ogni iniziativa sia molto partecipata, che le code agli stand vengano affrontate col sorriso, che il rispetto verso l’altro sia un qualcosa di spontaneo per chiunque.
Il palco principale dei dibattiti si è inaugurato con “Criminalizzazione delle lotte e modello autoritario, verso il nuovo DDL sicurezza”, un confronto urgente e necessario se è vero che il livello di “repressione” di uno stato è la cartina tornasole della salute della democrazia di quello stesso paese. Dopo una panoramica sulla volontà di trasformare in legge tutta una serie di restrizioni sulla libertà di dissenso e la creazione di nuove fattispecie di reato ed aggravanti, si è capito come sotto attacco diretto siano tutte quelle forme di mobilitazione ed iniziativa che oggi vengono agite sul piano sociale, a difesa dei territori e contro l’emergenza climatica, nelle carceri, sui luoghi di lavoro. Una disamina che ha visto Amnesty International presentare il rapporto sul “Diritto alla protesta” studiando il livello europeo di repressione, evidenziato un’inquietante continuità di provvedimenti, stigmatizzazioni, misure preventive ecc che vedono l’Italia purtroppo in linea con molti paesi europei. Exctintion Rebellion ha condiviso le sue più recenti esperienze di intimidazione e violenza subita dai suoi attivisti. Questo dibattito è stato altresì l’occasione per presentare il dossier ”Diritto non crimine. Per la madre terra, la giustizia sociale, climatica e ambientale” a cura della Rete in Difesa e di Osservatorio Repressione, utile strumento per condividere conoscenze e orientare dei ragionamenti di convergenza futuri.
Nel dibattito “popoli in movimento” con la presentazione di “Chiusi dentro i campi di confinamento dell’Europa del XXI secolo” si è parlato delle migrazioni globali a cui stiamo assistendo e le politiche Europee di esternalizzazione delle frontiere che ricoprono un ruolo centrale in esse. In seguito è stata presentata una testimonianza personale del viaggio di Arnoud Yao, giovane della Costa d’Avorio oggi operatore del Rifugio Fraternità Massi di Oulx che ha raccontato la sua esperienza di prigionia nelle carceri libiche. La volontaria dello stesso Rifugio, Silvia Massara, ha invece approfondito la realtà migratoria e di frontiera locale, parlando delle trasformazioni dei flussi che interessano la Val di Susa lungo la frontiera franco-italiana.
Nell’ultimo dibattito della giornata sul palco principale “Abilismo e altre storie di discriminazione” una delle organizzatrici dell’Alta Accessibilità del Festival, Alice Vigorito, ha mediato un incontro sull’abilismo e le discriminazioni sui corpi considerati disabili ed etichettati come “non normali”. Si sono approfondite in particolare le conseguenze psicologiche che queste possono avere sulle persone che le subiscono. Grande risalto è stato dato all’intersezionalità delle lotte e degli stereotipi, considerando le interconnessioni tra abilismo, patriarcato e capitalismo e come questo “mostro a tre teste” abbia delle radici profonde anche nella quotidianità delle relazioni, spesso anche interpersonali e orizzontali.
Uno spettacolo incredibile è stato quello teatrale “Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce” con Rita Pelusio che ha raccolto l’entusiasmo del palco dibattiti gremito per l’occasione.
Tra le diverse iniziative dello Spazio Autogestito segnaliamo l’Assemblea Nazionale dell’Intifada Studentesca, in vista dell’autunno di lotte in università e sui territori.
In serata diversi artisti hanno iniziato ad alternarsi sul palco dell’Arena centrale, godendo di una partecipazione del pubblico entusiasta e partecipe e non possiamo non citarli tutti: Bertoli, Errico Cantamale, Dialcaloiz, Omini, RFC, Gli Statuto, Mohout, Savana Funk + Willie Peyote e The Sweet Life Society.
Vi aspettiamo domani con l’Assemblea dei Movimenti prevista alle 9,30, dopodiché la programmazione del Festival si sospenderà per qualche ora per permettere ai tanti presenti di partecipare alla manifestazione organizzata dal Movimento No Tav verso i luoghi della devastazione. Al ritorno, il Festival riavvierà i motori in attesa di una serata imperdibile all’Arena con Blind Reverendo, Claver Gold, Ex-Otago, Finley, Lilith De Luna, Queen of Saba, Rimozione, Sconvoltri, Spazio X e le Superchicche DJ.
Che dire, un inizio spettacolare, degno della tradizione del Festival Alta Felicità!